Conosci la tua BATTERIA?

  • SICUREZZA delle batterie

    Quando si utilizzano batterie (soprattutto se all'interno di device meccaniche) è sempre bene sapere che tipo di batteria abbiamo per le mani. 
    Sono raccomandate batterie con chimica protetta (IMR) dato che queste con l'aumentare della temperatura o in caso di cortocircuito tendono a "sfiatare" e al massimo sfiammare, anziché detonare.

    Sono assolutamente sconsigliate batterie di cui non sono dichiarate le specifiche, o che non siano identificabili a un produttore riconosciuto. 
    Batterie con rigonfiamenti, pellicola esterna umida dall'interno o estremamente usurata, poli deformati e ossidati, dovrebbero essere immediatamente smaltite negli appositi raccoglitori.
    Ricordiamo inoltre che tenere le batterie sfuse in borsa o in tasca è molto pericoloso: riporre sempre le batterie in contenitori o bustine di materiali plastici e non conduttivi, avendo cura che le polarità restino isolate.
    Distrazione e sconsideratezza sono le peggiori nemiche della sicurezza: dimenticando il blocco di attivazione in PV elettronici si rischia di bruciare la resistenza dell'atomizzatore, la stessa dimenticanza in un PV meccanico può comportare -in caso di attivazione accidentale prolungata- a conseguenze molto più disastrose. Pertanto, vi consigliamo caldamente di usare device senza blocco di attivazione esclusivamente a casa, e in ogni caso rimuovere la batteria se non si intende usare il PV per tempi medio/lunghi (avendo cura di riporla CARICA in quanto nel tempo la carica si esaurirà lentamente da sola).

    E, ultimo ma non meno importante, specialmente con PV meccanici,  è sempre meglio sapere a quanto "sforzo" stiamo sottoponendo le nostre batterie, per essere certi di rientrare nei limiti di sicurezza. Il valore CURRENT, espresso in Ampere (A), che deve essere sempre inferiore o pari all'amperaggio dichiarato dal produttore dello specifico modello di batteria utilizzata).

 

  • RICARICA delle batterie

    Ricaricare una batteria troppo velocemente può facilmente comprometterne la vita. Come riferimento per i limiti di ricarica si può fare un semplice e approssimativo paragone con la capienza effettiva della batteria. 
    Esempio: una batteria da meno di 1000mAh deve essere ricaricata a meno di 1A. Una batteria da più di 2000mAh può essere ricaricata a 2A.
    Tuttavia quando possibile sarebbe meglio preferire una ricarica più lenta, poiché questa risulta meno stressante per le celle.

    Le batterie hanno una vita stimata in "cicli" (nelle migliori circa 500, ma dipende dal tipo e dal produttore).  Tecnicamente un ciclo viene "finito" ogni volta che la batteria accumula invece di erogare tensione, ergo ogni qualvolta viene messa in carica.
    La tecnologia delle nostre batterie (polimeri di litio) non risente del cosidetto effetto memoria, quindi il livello di carica residuo non è determinante per la preservazione della capacità nominale, anche se ovviamente resta poco conveniente ricaricare batterie quasi cariche. Una volta cominciato un ciclo di carica, sarebbe preferibile lasciarle nel caricabatterie fino a ricarica completa, evitando interruzioni.

    Inoltre, la vita delle batterie viene compromessa:
    - se scendono sotto la soglia di scarica di sicurezza (dai 3,55V ai 2,75V) 
    - se vengono lasciate scariche per lunghi periodi (perdono circa un 1% di carica ogni mese)
    - se vengono sottoposte ad ulteriori solleciti di prelievo di corrente quando già scariche (ad esempio tentando di attivare un dispositivo che si spegne per LowBattery)
    - se vengono ricaricate troppo velocemente e/o a tensioni non idonee e/o con dispositivi di ricarica non adatti o non sicuri
    - se vengono conservate a temperature troppo elevate

    Al di là dei cicli di vita, occorre ricordare che il Litio nelle nostre batterie si degrada nel tempo: del 25% ogni 100 cariche, del 20% ogni anno (anche se non usate). Il processo di usura viene rallentato a temperature comprese tra gli 0° e i 10°.



  • Batterie MULTIPLE (in SERIE o PARALLELO)

    Con l'avvento dei circuiti VV/VW a batteria multipla, doppia o anche tripla, è necessario diffondere qualche informazione sul miglior modo di utilizzarli in tutta sicurezza. Come sempre, il discorso vale sia per PV elettronici che meccanici (ma per questi ultimi è SACROSANTO).

    La coppia di batterie inserite deve essere innanzitutto adeguata per il carico richiesto. Questo è ovviamente di cruciale importanza per i meccanici. Nei PV elettronici è il circuito ad occuparsi di erogare la corrente corretta dalla batteria, ma con l'aumento del divario tra potenza richiesta e potenza effettiva aumenta anche il rischio di sottoporre entrambi a un grande sforzo, con probabili perdite prestazionali (ad esempio: in sub-ohm, a wattaggi molto alti, con batterie dall'amperaggio molto basso), ed aumenta anche il surriscaldamento delle componenti.

    Per evitare rischi, le batterie utilizzate devono:
    - essere dello stesso produttore/modello

    - avere lo stesso livello di carica residua
    - avere possibilmente la stessa vita (considerata in cicli effettuati)

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